Milano
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Memoria

Tutto è uno

Che cos’è la memoria?

La memoria è la capacità di conservare nel tempo le informazioni apprese e di recuperarle quando servono in modo pertinente, la memoria è un sistema in continuo divenire questo spiega che la memoria non è fotocopiare e ricordare quello che avviene realmente. Abbiamo sempre una “distorsione” di quello che ricordiamo , questo è dovuto a processi di rielaborazione personali.

Alcuni pensano che la nostra memoria sia infinita, ma non è così, possiamo ricordare moltissimo ma non tutto. Dimenticare è associato al concetto di oblio, per questo molti apprendimenti e informazioni non utili decadono dopo un certo periodo.

Ricordare tutto fa male?

L‘oblio riguarda tutti noi, perché se ricordassimo tutto come Shereshevkii* diventeremmo dei disadattati. 

*approfondiremo questa figura.

 

Le principali memorie

Memoria a lungo termine di cui fanno parte la Memoria dichiarativa (esplicita) e la Memoria non dichiarativa (implicita) che a loro volta contengono:

La Memoria dichiarativa (esplicita)può essere Episodica (eventi personali specifici)  o Semantica (significati conoscenze generali).

La Memoria non dichiarativa (implicita) a sua volta può essere Procedurale (abilità motorie), riguardare l’Apprendimento Associativo (facilitazione, condizionamento classico) o l’Apprendimento non associativo (sensibilizzazione, assuefazione)

La memoria dunque è multi-sistemica, processi e sistemi assai diversi tra loro che in modo soggettivo ci coinvolgono.

Il processo della memoria

Tre fasi distinte per un unico processo: la codifica, la ritenzione ed il recupero. 

La codifica o registrazione consiste quando un’informazione si aggiunge ad una rete di conoscenze già esistente, questa attività può essere distinta in codifica superficiale o percettiva e in codifica profonda o semantica, è importante anche l’attenzione e lo stato emotivo per ricordare.

La ritenzione è il processo che concerne la capacità di mantenere in memoria l’informazione fino a quando ci serve.

La terza fase quella del recupero consiste nel ricordare e mettere a disposizione quanto abbiamo memorizzato.

  I principali studi

Herman Ebbinghaus (1850-1909)

Filosofo e psicologo tedesco fu il precursore degli studi sulla memoria, creare associazioni e ripetere quanto appreso rafforzano la memoria. La curva dell’apprendimento e la curva dell’oblio furono identificate da questo importante studioso. In particolare:

  • Super apprendimento: si ha quando aumentando il numero di ripetizioni la memorizzazione cresce fino ad una certa soglia. Distribuire il carico di apprendimento in più sessioni (apprendimento distributivo) ed anche in un arco di tempo ben organizzato facilita la memorizzazione.
  • Curva dell’oblio: la memoria delle informazioni e dei dati appresi in una determinata sessione diminuisce con il passare del tempo.
  • Effetto seriale: l’ordine e la disposizione delle informazioni influenzano sulla memorizzazione.

 

 

 

 

 

La memoria umana funziona come un computer?

Richard Atkinson – Richard Shiffrin  

 

Il modello a tre stadi (memoria sensoriale – memoria a breve termine – memoria a lungo termine).

Le prime informazioni quelle che provengono dall’ambiente vengono memorizzate dai sensi in un particolare registro, il registro sensoriale. Questa memoria sensoriale viene conservata per tempi molto brevi, essa a sua volta di suddivide in diversi tipi di memoria: la memoria iconica (la visione di immagini), la memoria ecoica (l’ascolto dei suoni, rumori, ecc.) e le memorie legate agli altri sensi (olfattivo, tattile, gustativo).

Human Information Processing

La mente umana analogicamente al funzionamento di un elaboratore/computer permette il ricordo attraverso l’elaborazione dei dati provenienti dagli organi di senso e dai processi come l’attenzione ed il pensiero,

Alan Baddeley – Graham Hitch

I loro studi sulla memoria di lavoro (working memory) hanno facilitato la comprensione della memoria a breve termine.
Abbiamo un esecutivo centrale (central executive) che è composto da un circuito fonologico (phonological loop), un taccuino visuo-spaziale (visual spatial sketchpad) e successivamente è stato aggiunto un buffer episodico (episodic buffer)