ANSIA

L’ansia può essere descritta come uno stato di tensione fisica ma soprattutto psichica. L’ansia è una reazione emotiva che si differenzia dalla paura principalmente perché la minaccia è percepita, non vi è una situazione di pericolo reale ed immediato. Essere in ansia significa sentirsi stretti, la sensazione spiacevole di non tenere a bada preoccupazioni, sentimenti che a volte si trasformano in angosce. Si attivano tutte le risorse dell’individuo disponibili per contrastare una serie di sintomi che possono essere fisici, cognitivi e comportamentali. L’ansia può avere anche una sua funzione adattiva a determinate situazioni, sono i momenti nei quali viene richiesta l’attenzione, la concentrazione e l’impegno per superare determinate prove, senza di essa verrebbero a mancare quelle funzioni indispensabili per superare ad esempio un colloquio di lavoro o un incontro per noi importante, un esame scolastico o universitario, una prova sportiva, il parlare in pubblico, ecc. Quando però questi aspetti non sono più performanti possono generare un vero e proprio disagio, disturbi  che danno proprio origine ai disturbi d’ansia, che sono classificati nel manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali nella sua quinta edizione (DSM 5).

Quali sono i fattori che originano il disturbo d’ansia?

Possiamo parlare di fattori ereditari, alcuni studi affermano che coloro che soffrono di disturbi d’ansia (circa il 50%) ha avuto un familiare affetto dalla stessa patologia.

Andando ad analizzarli nel dettaglio:

Sintomi fisici:

Sintomi cognitivi: senso di vuoto mentale, sensazione crescente di pericolo

Sintomi comportamentali: evitamento